Potere d’acquisto delle pensioni: in 10 anni una perdita drammatica!
La Segreteria della Uilpensionati AltoAdige/Südtirol esprime forti critiche nei confronti della sentenza n.19 del 2025 con cui la Corte Costituzionale ha respinto i primi ricorsi presentati da alcune sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti contro il taglio delle rivalutazioni deciso dal Governo per gli anni 2023-2024.
La Corte ha ribadito che il legislatore ha discrezionalità nel determinare le modalità della rivalutazione delle pensioni legittimando in tal modo le scelte del Governo di scaricare i costi della spesa pubblica ancora una volta sui pensionati, penalizzandone il potere d’acquisto!
“Una sentenza che di fatto toglie al Governo una grossa grana. Una decisione “politica” – sostiene senza mezzi termini il Segretario Danilo Tomasini – forse per non gettare benzina sul fuoco delle già forti tensioni con la Magistratura”.
Il ricorrente “raffreddamento” delle rivalutazioni da parte dei vari Governi ha effetti sulle pensioni tutt’altro che transitori, come affermato dalla CC, ma ha comportato e comporta una pesante perdita del potere d’acquisto per i pensionati, reale, permanente e non più recuparabile!
Qualche esempio? Se prendiamo a riferimento una pensione lorda nel 2014 di 2.256,21 euro, oggi avrebbe raggiunto i 2.684,37 € lordi con piena rivalutazione, in realtà oggi vale solo a 2.615,40 € lordi, ossia una perdita di 888,61 € su base annuale per il 2024, e complessivamente in 10 anni una perdita di 2.067,48 €. E più gli importi si alzano e più pesante diventa la perdita di potere d’acquisto, ricordiamolo, una perdita non più recuperabile!
E’ un malcostume tutto italiano che continua ormai da oltre 15 anni, con tutti i Governi, frutto di una cultura politica che vede i pensionati come un costo sociale ed un comodo bancomat a cui attingere comodamente ogni qual volta lo si ritenga opportuno!
Un malcostume che deve cambiare: la battaglia per una maggiore giustizia sociale della Uilpensionati continua sia sul piano politico con la richiesta di riapertura di un tavolo di confronto che sul piano giurisdizionale con la prossima discussione dei 5 ricorsi già presentati nel 2024.
Bolzano, 19.02.2025
Danilo Tomasini
Segr. gen.le Uilp-Sgk Rentner AltoAdige/Südtirol
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Kaufkraft der Renten: ein dramatischer Verlust in 10 Jahren!
Das Sekretariat der UilpSgk Rentner/Südtirol kritisiert scharf die Entscheidung Nr. 19 von 2025, mit der das Verfassungshof die ersten Beschwerden von einigen regionalen Gerichtssektionen des Rechnungshofs gegen die von der Regierung für die Jahre 2023-2024 beschlossenen Kürzungen der Rentenanpassungen abgewiesen hat. Das Gericht hat erneut betont, dass der Gesetzgeber bei der Festlegung der Methoden zur Rentenanpassung Ermessensspielraum hat und somit die Entscheidungen der Regierung legitimiert, die öffentlichen Ausgaben wieder einmal auf die Rentner abzuwälzen und deren Kaufkraft zu schmälern! „Ein Urteil, das der Regierung einen großen Ärger erspart. Eine „politische“ Entscheidung – so der Generalsekretär Danilo Tomasini – vielleicht, um nicht Öl ins Feuer der bereits starken Spannungen mit der Justiz zu gießen“.
Die wiederholte „Abkühlung“ der Rentenanpassungen durch die verschiedenen Regierungen hat Auswirkungen auf die Renten, die alles andere als vorübergehend sind, wie vom Verfassungsgerichtshof behauptet, sondern einen realen, dauerhaften und nicht mehr wiederherstellbaren Verlust der Kaufkraft der Rentner bedeuten! Einige Beispiele? Wenn wir eine Bruttorente von 2.256,21 Euro im Jahr 2014 als Bezugspunkt nehmen, hätte sie heute mit voller Anpassung 2.684,37 € brutto erreicht, tatsächlich beträgt sie heute nur 2.615,40 € brutto, was einem Verlust von 888,61 € jährlich für 2024 entspricht, und insgesamt einem Verlust von 2.067,48 € in 10 Jahren. Je höher die Beträge, desto schwerwiegender wird der Verlust der Kaufkraft, ein Verlust, der nicht mehr wiederherstellbar ist!
Es ist eine ausschließlich italienische Unart aller Regierungen, die seit über 15 Jahren anhält, das Ergebnis einer politischen Kultur, die die Rentner als soziale Kosten und bequeme Geldautomaten ansieht, an die man sich bequem bedienen kann, wann immer man es für angebracht hält! Eine Unart, die sich ändern muss: Der Kampf der UilpSgk Rentner Südtirol für mehr soziale Gerechtigkeit geht sowohl auf politischer Ebene mit der Forderung nach Wiederaufnahme eines Verhandlungstisches als auch auf juristischer Ebene mit der nächsten Diskussion der bereits im Jahr 2024 eingereichten 5 Beschwerden weiter.
Bozen, 19.02.2025
Danilo Tomasini
Gen. Sekr. Uilp-Sgk Rentner AltoAdige/Südtirol”