La UIL SGK esprime forti perplessità in merito alla proposta di realizzare un nuovo casello autostradale in zona Bolzano Centro. A intervenire è il segretario provinciale Mauro Baldessari, che sottolinea come l’iniziativa – pur presentata come soluzione alla congestione – rischi di tradursi in un intervento isolato, privo di una cornice strategica e potenzialmente dannoso per la mobilità urbana.
“Non siamo contrari per principio – chiarisce Baldessari – ma allo stato attuale non siamo convinti né dalla tempistica né dalla logica dell’operazione. Inserire un casello nel cuore della città, senza un piano integrato di gestione del traffico e senza garanzie su sicurezza e sostenibilità, rischia di spostare il problema più che risolverlo.”
La UIL segnala inoltre che il traffico pesante sull’A22 è cresciuto fino al +350% rispetto agli anni ’80, con effetti diretti sulla sicurezza dei lavoratori e sulla vivibilità dei territori attraversati. “Il problema è strutturale – insiste Baldessari – non lo si affronta con operazioni spot ma con una regia unitaria che coinvolga Provincia, Stato, A22 e parti sociali.”
Per il sindacato, le vere priorità devono essere:
  • l’investimento su trasporto ferroviario merci (shift modale),
  • il potenziamento delle aree di sosta attrezzate e sicure,
  • un monitoraggio continuo dei flussi e dei rischi,
  • un piano generale sulla mobilità dell’asse Brennero, con orizzonte europeo.
La UIL SGK chiede quindi l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale, affinché ogni intervento sia valutato in funzione del sistema complessivo, e non come risposta a singole criticità.
“Non si può intervenire sulla viabilità come se fossimo negli anni ’90. Oggi servono scelte coordinate, dati alla mano, e il coraggio di pensare in grande. Non possiamo accettare che Bolzano venga trasformata in un punto di scarico per decisioni parziali”, conclude Baldessari.